L’Italia si svuota con più expat e meno figli, a scapito della crescita

Se ci fosse bisogno di un’ulteriore prova che le misure per attrarre Capitale Umano non possono che avere una ricaduta positiva sull’economia, ecco i nuovi pesanti dati Istat: nel 2018 sono emigrati 120mila connazionali, a fronte di soli 47mila di rientro, con un saldo negativo di 73mila ( qui il report Istat, e qui un’analisi del Sole24Ore). Secondo il FMI, l’emigrazione italiana ha raggiunto i livelli più elevati degli ultimi 50 anni.

Sappiamo poi che i numeri Istat sono fortemente sottostimati, dato che utilizzano le anagrafi AIRE spesso non movimentate da chi emigra.

In più, il 2018 segna anche il record negativo per le nascite, e la popolazione cala di quasi 100mila unità. Emigrazione netta e calo delle nascite sono un mix tossico, che deprime le potenzialità di crescita del Paese e ne mina la sostenibilità dei sistemi sociali e previdenziali.

Non bisogna perdere tempo nel concentrarsi su politiche per attrarre Capitale Umano, a largo raggio, favorendo contemporaneamente la natalità e facendo leva sulle potenzialità dell’uso intelligente della leva fiscale.

Temi ampiamente presenti nelle nostre proposte contenute nella PdL #CapitaleUmanoItalia

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