L’insensata battaglia sull’Aire – come scoraggiare il Capitale Umano

Molti ieri avranno letto questo articolo
https://www.repubblica.it/cronaca/2019/03/06/news/stangata_dell_agenzia_delle_entrate_ai_cervelli_di_ritorno_e_polemica-220805666/

 

Chiariamo e precisiamo la situazione.

 

Come sapete, il tema è per noi tutt’altro che nuovo; stiamo da tempo facendo una battaglia per eliminare il requisito formalistico dell’iscrizione Aire per poter accedere alle agevolazioni fiscali per il rientro in Italia, nell’ambito del pacchetto di misure sull’attrazione del Capitale Umano a cui abbiamo lavorato. Speriamo che questo spiacevole episodio serva a rafforzare la consapevolezza politica della bontà delle nostre proposte.

E’ bene ricordare che questo requisito viene richiesto da un’interpretazione (discutibile ma ormai consolidata) dell’Agenzia delle Entrate ai beneficiari delle agevolazioni per ricercatori/docenti (DL 78/2010) e per lavoratori impatriati (d.lgs 147/15), esclusi i beneficiari della legge 238/10 per i quali l’iscrizione Aire non è richiesta.
Si tratta di un requisito formale che se applicato alla lettera ha l’effetto paradossale di discriminare i lavoratori di nazionalità italiana rispetto ai cittadini di diversa nazionalità (e.g. un cittadino italiano che si trovi in Germania da anni ma non sia iscritto all’ AIRE non può oggi accedere agli incentivi, un cittadino tedesco invece si…)

L’Agenzia sta procedendo a verificare le situazioni dei beneficiari delle agevolazioni che non siano stati iscritti all’Aire, come del resto sta procedendo a verificare il possesso degli altri requisiti necessari (i questionari ricevuti da molte persone a fine 2018).

Ribadiamo che la strada maestra per risolvere questo problema (Aire) è un intervento legislativo, per il quale non stiamo risparmiando sforzi.

 

2 risposte a “L’insensata battaglia sull’Aire – come scoraggiare il Capitale Umano”

  1. Salve, sono rientrata in Italia nel 2016 dopo aver lavorato quasi 7 anni inGermania. Dal 2017 usufruisco delle agevolazioni per il rientro dei lavoratori (d.lgs 147/15) ma non mi sono mai iscritta all’AIRE. Visto i recenti insensati sviluppi mi piacerebbe sapere come comportarmi, se aspettare la stangata dell’agenzia delle entrate oppure rinunciare da subito a queste agevolazioni (ammesso che non ci siano dei ragionevoli ripensamenti dello stato). Chi si trova nella mia stessa situazione come si sta comportando? Grazie Anna

    1. Il testo del DL Crescita, recentemente emanato, comporta una sorta di “sanatoria” per chi non si è iscritto all’AIRE.
      Se il decreto verrà convertito senza modifiche su questo punto, la tua situazione dovrebbe essere meno preoccupante.
      Riteniamo quindi che convenga al momento attuale perlomeno attendere la conversione del decreto.

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